mercoledì 4 settembre 2013

Il primo stadio dello yoga: YAMA

YAMA è l'osservanza dell'autocontrollo psicologico. E' il primo stadio dello yoga perché a tutte le nostre azioni sono sottese delle motivazioni. Yama comprende cinque tendenze di controllo, che non sono comandamenti morali assoluti ma sostegni psicologici per una mente salda, senza la quale non si otterrebbe nello yoga alcun progresso.
Yama ci rende consapevoli della natura potente e automatica del desiderio. Una volta consapevoli della tirannia distruttiva del desiderio, impareremo presto a lasciarlo andare semplicemente vedendolo per quello che è: una patata bollente.
Ahimsa: non fare violenza. Significa trattare gli altri con attenzione e considerazione, e anche trattare con gentilezza se stessi .
Satya: verità, onestà. Fa parte dell'onestà esaminare le proprie azioni, parole e pensieri e trattenersi dal distorcere in alcun modo la verità.
Asteya: non rubare, non prendere ciò che non ci appartiene.
Brahmacarya: continenza, meglio ancora è l'invito a instaurare relazioni che aiutino a camminare verso la verità suprema.
Aparigraha: non desiderare, prendere solo ciò che  è necessario e non sfruttare a nostro vantaggio le situazioni.

Secondo gradino dello yoga: NIYAMA

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